Il Greem-Gruppo Ecologico Est Milano ha promosso la nascita dell’Osservatorio per il Paesaggio Fiume Lambro Lucente e nell’Osservatorio ha riversato la sua lunga esperienza maturata in oltre 30 anni di ambientalismo sul campo.
Vediamo ora come è nato il Greem, la cui storia, suddivisa in vari capitoli che riproporremo singolarmente, è contenuta nel volume “Trentanni per la Città” scaricabile dal sito www.greem.it
La grande nevicata
Una delle prime sorprese che il 1985 riservò ai Milanesi fu la “grande nevicata”. Fra il 13 e il 17 gennaio Milano fu coperta da 90 cm di neve, sufficienti a far crollare il Vigorelli, il Palazzetto dello Sport, numerosi capannoni e a mettere in ginocchio l’intera Città. In quei giorni, camminando su piccoli sentieri ricavati tra muri di neve, si poteva vedere di tutto; carri armati usati come spazzaneve, sciatori urbani, slitte trainate dai cani, auto bloccate e cittadini intenti a far ripartire “a spinta” gli autobus impantanati nel fango.
La Milano del lavoro e dell’efficienza fu costretta a rallentare i suoi ritmi e i milanesi ritrovarono qualche buon motivo per ritornare bambini.
Il Parco Forlanini
In quei giorni, con la copiosa nevicata, il parco Forlanini era divenuto un paesaggio da favola, coperto da un bianco pulito e incontaminato, che lasciava spazio solo al silenzio e all’immaginazione.
Il tutto però durò poco, giusto il tempo necessario perché i milanesi potessero disegnare le loro impronte sul manto nevoso e ritrovarsi per giocare con i loro bambini a palle di neve o a costruire pupazzi. Era uno spettacolo nello spettacolo.
Bisogna dire che Il parco Forlanini, realizzato negli anni 70 a scopo sportivo e ricreativo e frequentato da moltissimi cittadini era ed è una bellissima area verde che costeggia l’omonimo viale.
Noi frequentatori del Parco
Tra gli abituali frequentatori del parco c’eravamo anche noi, un gruppo di ricercatori che operavano al CISE di Segrate e insieme a noi altri amici con cui si trascorrevano ore piacevoli correndo, camminando e discutendo sui fatti del giorno o su come migliorare le condizioni del parco e la sua fruizione. Eravamo tutti molto più giovani, con grande voglia di fare, e si collaborava spesso con le scuole portando ai ragazzi le nostre esperienze lavorative e a volte, molto più banalmente, tinteggiando o facendo manutenzione alle aule.
“Galeotto” fu il parco Forlanini, al tempo stesso causa e stimolo alla nascita del Greem.
Con le nostre radici ben piantate nel mondo della ricerca e in quello della scuola, ci si domandava spesso quali azioni avremmo potuto compiere per migliorare la qualità dell’ambiente.
Erano gli anni in cui gli effetti del miracolo economico e di uno sviluppo senza limiti stavano diventando evidenti e una nuova coscienza ambientale incominciava ad affacciarsi alla finestra.
Il mondo ambientalista
Sulla scia di quanto accadeva nel mondo, nasceva in Italia un nuovo mondo ambientalista che, unitamente al movimento verde cercava di far crescere e diffondere le proprie idee.
Le associazioni ambientaliste si moltiplicavano ed erano impegnatissime a fare opinione con azioni di grande visibilità che trovavano riscontro nelle cronache dei quotidiani. Legarsi agli alberi o sdraiarsi sulle rotaie del tram erano azioni che i vari gruppi utilizzavano frequentemente per portare i problemi ambientali all’attenzione della cittadinanza.
Pensavamo che sarebbe stato bello creare un nostro gruppo, ma con caratteristiche completamente diverse.
La nostra proposta
Non volevamo scimmiottare l’operato delle grandi associazioni ma sperimentare un sistema di lavoro concreto, basato sull’analisi dei problemi e la ricerca di soluzioni da proporre agli Amministratori; l’autorevolezza del nostro gruppo non doveva essere frutto di presenzialismo o manifestazioni di protesta ma un riconoscimento della cittadinanza per il lavoro serio e di utilità sociale, svolto in maniera disinteressata.
L’idea che prendeva forma era quella di un piccolo gruppo che non si doveva occupare, almeno inizialmente, dei grandi temi dell’ambiente ma che avrebbe dovuto studiare una piccola realtà cittadina come poteva essere il parco Forlanini ed operare su di essa concretamente e in maniera scientifica, studiandone le problematiche e suggerendo all’Amministrazione le possibili soluzioni.
La nascita del Greem
Questi erano i pensieri che abbiamo elaborato nei mesi estivi tra amici e colleghi in lunghe e piacevoli riunioni tenute in un bar di Rogoredo, intercalando le discussioni, anche accese, con partite di biliardino e bevande fresche.
Il 6 settembre, sempre nello stesso bar, si riunirono Carlo Cattaneo, Laura Boselli, Luigia Casiraghi, Giovanni Pampurini, Ettore Boi, Luigi Quaini e Cinzia Giangiacomi per sottoscrivere l’Atto Costitutivo del Greem-Gruppo Ecologico Est Milano.
Nei giorni successivi aderirono con entusiasmo all’associazione numerosi amici e colleghi, parte dei quali costituiscono ancora oggi la memoria storica del Greem.
La moria di pesci nel laghetto Salesina del Parco
Nel mese di ottobre si verificò una grande moria di pesci nel laghetto Salesina, che fornì occasione al Greem per occuparsi concretamente di un problema del parco. In collaborazione con la Commissione Ambiente dell’allora Consiglio di Zona 13 e del CISE, iniziammo ad indagare sulle possibili cause di questa moria, prima con piccoli test sull’acqua del laghetto e successivamente attraverso un vero e proprio programma di ricerca durato 1 anno, che vide anche il coinvolgimento dell’Istituto Molinari impegnato nelle analisi delle acque. Questo lavoro ci consentì di identificare le cause di questa moria e di prevedere la data di quella successiva, cosa che puntualmente avvenne.
Nel frattempo i soci aumentavano e con i soci il nostro entusiasmo, al punto tale che cercammo di evidenziare tutte le criticità del parco, anche attraverso circa 600 interviste in loco, per suggerire soluzioni migliorative come la chiusura del parco al traffico veicolare e alla creazione di parcheggi esterni. Il lavoro fu raccolto in una pubblicazione presentata al Comune di Milano nel Maggio 1988.
La collaborazione con altri gruppi e la promozione di nuovi soggetti associativi
Negli anni che seguirono, il Greem ha intensificato le attività senza però mai dimenticare il suo radicamento al mondo della scuola e della ricerca, utilizzando il “metodo CISE” e soprattutto cercando di anticipare i cambiamenti che si sarebbero verificati negli anni successivi.
Una particolare attenzione è sempre stata riservata ai rapporti con gli amici delle altre associazioni, istituzioni e soggetti privati, incentrata sulla collaborazione e il rispetto reciproco oltre che sul desiderio di mettere in rete le nostre capacità per unire le forze e risparmiare risorse.
Tra le vocazioni sviluppate del Greem non va dimenticata quella di promuovere la fondazione di altri soggetti, quando ritenuti necessari e funzionali alle attività in corso.
Ricordiamo l’Istituto GORA, un grande esempio di collaborazione tra il mondo associativo e quello imprenditoriale, condotto dall’amica Mariella Borasio fino al giorno della sua scomparsa, il consorzio Geo Teck, finalizzato al recupero energetico dai fanghi di depurazione e l’associazione CISE2007, voluta dal Greem per coinvolgere e rendere omaggio a Enrico Cerrai, ex Direttore del CISE.
La struttura è stata creata sotto la sua guida, investendo risorse umane ed economiche, per completare il già avviato recupero del patrimonio storico-scientifico del CISE.
Il ritorno alla tematica dell’acqua
Dopo 30 anni di attività il Greem è tornato ad occuparsi di acqua varando il progetto “Fil Bleu”, una grande sfida per aggregare più soggetti possibili nel nome di un obiettivo comune: il recupero del Lambro come anello di congiunzione di realtà importanti dal punto di vista ambientale. Questa sfida è sfociata, in anni successivi, nella fondazione dell’Osservatorio per il Paesaggio Fiume Lambro Lucente, in cui oggi il Greem si riconosce, continua ad impegnarsi e si impegnerà investendo le proprie forze.
Oggi il Greem è una associazione di promozione sociale (APS) riconosciuta dalle istituzioni, che ha ricevuto nel 2016 il Premio alla Virtù Civica “Panettone d’Oro”, un riconoscimento per il lungo impegno dimostrato in decenni di attività a favore dell’ambiente.
Gianni Pampurini ha maturato la sua esperienza scientifica al Politecnico di Milano, CNPM e successivamente al CISE-Centro Informazioni Studi Esperienze. Si è occupato in prevalenza di tematiche legate all’ambiente e al territorio, e nel corso degli anni ha promosso e partecipato alla realizzazione dell’archivio fotografico aziendale. All’inizio del 2000, attraverso vari passaggi societari è approdato in RSE-Ricerca sul Sistema Energetico dove si è occupato di comunicazione fino al pensionamento.
Ha promosso e fondato nel 1985 il Greem-Gruppo Ecologico Est Milano, di cui è tutt’ora presidente. Negli anni successivi ha promosso e partecipato alla fondazione di vari soggetti associativi, tra cui l’Istituto Gora, il Consorzio GeoTeck, il CISE2007 e in anni più recenti l’Osservatorio per il Paesaggio Fiume Lambro Lucente, di cui è oggi presidente.
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