Il  Fiume Lambro nasce nel triangolo lariano a Magreglio (CO) e  dopo circa 130 Km si butta nel Po a Senna Lodigiana (LO). Conosco bene il tratto Peschiera Borromeo-Melegnano.

Negli anni scorsi ho potuto avvistare e fotografare diverse specie di animali nelle vicinanze delle sue sponde.

Ci sono alcune criticità di animali alloctoni come la nutria, la tartaruga dalle orecchie rosse e il gambero 

Riguardo alla flora, sulle sponde del Lambro vivono diverse specie di alberi autoctoni come Olmo campestre, Platano, Ontano nero, Pioppo nero, Pioppo bianco, Quercia farnia, Carpino bianco e Salice bianco, che sono la base del bosco planiziale della Pianura Padana da qualche millennio

Anche arbusti come Nocciolo, Sambuco nero, Fusaggine, Sanguinello, Biancospino, Prugnolo e Viburno.

Per quanto concerne la fauna, gli uccelli che si possono avvistare sono: Airone cenerino, Airone bianco, Garzetta, Germano reale, Cigno nero, Gabbiano comune, Cormorano, Ibis sacro, Piro piro piccolo.

Le acque del Lambro negli anni ‘50/’60 del secolo scorso erano molto pulite e i pesci abbondavano.

Raccontava mio padre che amici suoi pescavano con il tramaglio e il quadrato tra Linate e Monluè  e rifornivano anche le trattorie locali.

Purtroppo nella fase industriale del boom economico l’inquinamento dovuto allo scarico dei reflui di lavorazione delle fabbriche ha danneggiato notevolmente la sua reputazione: nei pressi di Linate ricordo acque scure e schiumose con odori nauseabondi.

Fortunatamente negli ultimi anni ha subito una trasformazione in positivo: le acque sono state bonificate a seguito della costruzione del depuratore di Peschiera Borromeo, ed i pesci sono ritornati a viverci.

Molto interessanti sono alcune piccole centrali idroelettriche realizzate recentemente tra cui una a Peschiera Borromeo, due nel comune di San Donato Milanese e una a Mediglia.

Nei prossimi articoli vi parlerò specificatamente della flora e della fauna presente nel territorio del Lambro dove vivo, a cui ho accennato sopra.